Storia di Breel Embolo, futuro svizzero.

http://gas.social/2014/12/13/storia-di-breel-embolo-futuro-svizzero/

 

Breel Donald Embolo è nato in Camerun nel 1997 ed è arrivato a Basilea assieme alla madre quand’era ancora un bambino. Lì ha iniziato a tirare i primi calci al pallone e sta frequentando le scuole dell’obbligo, ha imparato perfettamente la lingua, ha vestito con orgoglio le maglie di tutte le selezioni nazionali. La notizia di ieri è che gli è stato concesso il passaporto elvetico, il che lo renderebbe convocabile anche per la Nazionale maggiore, qualora scegliesse di diventare Svizzero.

 

Nonostante un curriculum estraneo, per dire, alla stragrande maggioranza dei ricchi stranieri che godono di permessi in deroga per scopi fiscali, varia umanità di strana fattura l’ha apostrofato sotto il link Facebook di un noto portale di news. L’hanno sfottuto per il cognome, per il colore della pelle, per la nazionalità. E mi è venuto il vomito.

 

Perché in fondo dovremmo finirla di chiederci perché certi politici si comportino in un certo modo e dovremmo invece iniziare a pensare al livello di chi li vota. Una classe politica è sempre il riflesso del proprio elettorato. Allora, analizzando a fondo certe bacheche e certi commenti che sanno più di fogna che di produzione mentale, capiremmo. Capiremmo il razzismo che alberga in un Paese che ha quattro lingue federali, che deve la sua ricchezza anche ai capitali stranieri fin dai tempi degli Asburgo, che ha sempre fatto dell’accoglienza un punto d’onore etico e morale. E sapremmo come combatterlo meglio.

 

Forza, Breel, siamo con te!

13/12/2014

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